Lo screening del collo dell’utero conta (soprattutto in perimenopausa e menopausa)

consigli l'angolo della farmacista menopausa e perimenopausa protezione Sep 17, 2025
Screening uterino in menopausa

Lo screening cervicale serve a individuare precocemente le lesioni causate dall’HPV (Papillomavirus umano) prima che si trasformino in tumore.

In Italia, nel 2024 si stimano circa 2.382 nuovi casi di tumore della cervice uterina; ecco perché il vaccino e lo screening giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione di questa neoplasia! 

Nel nostro Paese lo screening è raccomandato dai 25 ai 64 anni:

  • 25–29 anni: Pap test ogni 3 anni;

  • 30–64 anni: HPV test ogni 5 anni (test ad alte prestazioni che ricerca il DNA dei tipi oncogeni di HPV). 

Molte Regioni italiane possiedono dei percorsi dedicati per le donne vaccinate in adolescenza, con invito all’HPV test a partire dai 30 anni; la transizione da Pap a HPV come test primario è sostanzialmente completata in tutta Italia. 

Nel 2024 ladesione media allo screening organizzato della cervice è stata circa il 41% (con differenze territoriali), un dato migliorabile su cui istituzioni e reti screening stanno lavorando. 

Come funziona oggi lo screening in pratica

Riceverai l’invito dall’ASL/ATS con tutte le istruzioni (o lo trovi nel Fascicolo Sanitario Elettronico).

Se non ti è ancora arrivato, puoi contattare il Centro Screening della tua Azienda sanitaria per prenotare. 

  • Pap test: prelievo di cellule dal collo dell’utero, lettura citologica per cercare alterazioni.

  • HPV test: ricerca del DNA dei tipi di HPV ad alto rischio; se positivo, si passa al secondo livello di controllo (triage citologico/colposcopia) secondo i protocolli regionali. 

💡 Consigli pratici — prima dell’appuntamento

  • In perimenopausa e menopausa valuta con il medico l'utilizzo di estrogeni locali 2–4 settimane prima del test, se hai secchezza o dolore (GSM).
  • Richiedi speculum piccolo e gel lubrificante fin dall’inizio dell’esame.
  • Evita lavande interne e rapporti nelle 24–48 ore precedenti (salvo diverso consiglio clinico).
  • Hai diritto a pause, spiegazioni passo-passo e alla posizione più confortevole.

“Screening cervicale” e menopausa: cosa cambia davvero

Durante perimenopausa e menopausa, il calo di estrogeni può rendere i tessuti vaginali più sottili, asciutti e sensibili (GSM: sindrome genitourinaria della menopausa).

Questo può rendere fastidioso l’esame con lo speculum. La buona notizia? Puoi adottare degli accorgimenti per rendere meno disagevole questa esperienza.

  • Trattamenti locali: creme, ovuli, gel a base di estrogeni a basso dosaggio migliorano idratazione, elasticità e comfort dei tessuti e sono considerate efficaci e generalmente sicure per i sintomi urogenitali. Parlane con il tuo medico; spesso bastano alcune settimane di terapia locale prima dell’appuntamento per rendere l’esame più confortevole. 

  • Idratanti e lubrificanti vaginali: utili come supporto quotidiano e nel momento dell’esame. 

  • Accorgimenti pratici il giorno del test: chiedi uno speculum di misura più piccola, una dose abbondante di lubrificante, spiegazioni passo-passo; alcune donne si trovano meglio sdraiate leggermente su un fianco; ricorda che puoi fermare l’esame in qualsiasi momento.

  • Terapia ormonale sistemica (TOS): se indicata per altri sintomi, può migliorare il benessere generale; valuta con il ginecologo o il tuo medico di fiducia il profilo rischio-beneficio personale. 

💜 Nota delicatezza e inclusività: se vivi con uno stato di ansia significativo, se sei sopravvissuta a violenza sessuale, hai vissuto una FGM, o sei una persona trans/non-binaria, rendi partecipe delle tue esigenze il personale medico quando prenoti: sia gli operatori sanitari che l’équipe medica possono e devono(!) personalizzare tempi, linguaggio e setting per la tua sicurezza e il tuo comfort.

🧘 Tecniche di comfort durante l’esame

  • Respirazione lenta: inspira 4 tempi, espira 6–8; ciò ti aiuterà a rilassare il pavimento pelvico.
  • Chiedi più gel lubrificante o una posizione alternativa (leggera rotazione su un fianco).
  • Concorda una parola-stop per fermarti subito e riprendere con calma.
  • Se provi dolore, comunicalo: si può cambiare speculum e angolazione o fare una pausa.

Cosa succede se l’HPV test è positivo

HPV positivo NON SIGNIFICA tumore.

Significa che hai un’infezione da un tipo “ad alto rischio” e che sono necessari approfondimenti per capire se ci sono alterazioni cellulari da trattare o monitorare.

I percorsi di triage e controlli di follow-up sono standardizzati nei programmi regionali. 

Dopo l’esame: cosa aspettarti e quando contattare il medico

🩹 Piccoli fastidi normali (di solito 24–48h)

  • Lievi perdite ematiche (spotting), sensazione di peso al basso ventre.
  • Preferisci gli assorbenti tradizionali (evita i tamponi vaginali nelle 24–48h precedenti, salvo diversa indicazione).
  • Utilizza lubrificanti ed idratanti vaginale se avverti secchezza o bruciore leggero.

⚠️ Contatta il medico/centro se:

  • In seguito a sanguinamento abbondante o che dura oltre 48–72h.
  • Dolore intenso, febbre, cattivo odore persistente.
  • Qualsiasi sintomo che ti preoccupa: meglio una domanda in più che una in meno.

Il futuro: auto-prelievo (self-sampling) dell’HPV

In Europa e in Italia si stanno sperimentando e implementando percorsi di auto-prelievo vaginale per l’HPV: il kit ti permette di eseguire il test a casa e poi viene restituito al laboratorio, con l’obiettivo di aumentare l’adesione soprattutto nelle donne che oggi non partecipano. Se l'esito è positivo, verrai contattata per il triage in presenza.

📦 Preferisci l’auto-prelievo?

  • Chiedi al tuo Centro Screening se il kit è disponibile nella tua Regione/progetto.
  • Segui scrupolosamente le istruzioni e restituisci il campione nei tempi indicati.
  • Se il test è positivo, verrai chiamata per ulteriori approfondimenti.
  • Opzione utile se provi dolore/ansia o hai barriere logistiche.

Domande frequenti

  1. Fino a quando devo fare lo screening? Fino ai 64 anni, secondo la cadenza prevista (Pap 25–29; HPV 30–64). Alcune regioni modulano l’invito in base alla vaccinazione HPV ricevuta in adolescenza. 
  2. Se sono vaccinata contro l’HPV devo fare lo screening? Sì. Il vaccino riduce fortemente il rischio, ma non lo azzera: per questo lo screening rimane essenziale.
  3. Ho dolore/fastidio: posso chiedere qualcosa di diverso? Sì: speculum piccolo, lubrificante, posizione alternativa, tempi più lunghi e pause frequenti. Valuta con il medico l’uso di estrogeni locali alcune settimane prima.

Conclusioni

Lo screening del collo dell’utero è un pilastro di prevenzione che merita spazio anche (e soprattutto) durante la perimenopausa e la menopausa.

In Italia oggi l’HPV test è il cuore del programma 30–64 anni e, nonostante i progressi, l’adesione media del 41% ci dice che c’è ancora margine per proteggere più donne.

Se temi dolore o imbarazzo, non rinunciare:

  • parla con il professionista,
  • personalizza l’esame,
  • considera una terapia locale 
  • ricorda che, durante il test, puoi fermarti quando vuoi.

Ogni test è un passo concreto per prenderti cura di te stessa, con competenza e gentilezza.

Riferimenti rapidi (Italia)

Risorse ed Approfondimenti

Shiraz A, Schiemer R, Staley H, Matsushita T, Hasegawa T, Bryant A, Inoue E, Egawa N, Gajjar KB. (2023), ‘Human papillomavirus (HPV) self‐sampling to encourage the uptake of cervical screening’, Cochrane Database of Systematic Reviews, Issue 11. doi: 10.1002/14651858.CD014502.

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