Avocado: grassi buoni, fibra e antiossidanti... Anche in menopausa.

consigli nutraceutica nutrizione vitamine Oct 01, 2025
Avocado e menopausa

Se c’è un frutto capace di mettere d’accordo gusto e scienza, è l’avocado.

A differenza della maggior parte dei frutti, non è ricco di zuccheri ma di grassi monoinsaturi, accompagnati da fibre, potassio e antiossidanti come luteina e zeaxantina.

Una combinazione che, se usata con intelligenza, può diventare una piccola alleata quotidiana del benessere anche (e soprattutto) durante la perimenopausa e la menopausa.

Cos’è (in breve)

L’avocado è il frutto di Persea americana, famiglia delle Lauracee: polpa cremosa giallo-verde, buccia più o meno rugosa, grande seme centrale.

Negli ultimi anni è entrato stabilmente nelle nostre cucine e sulle tavole grazie alla sua versatilità ed al notevole valore nutrizionale.

Valori nutrizionali chiave

Su 100 g:

  • Energia: 160 kcal

  • Macronutrienti: 2 g proteine • 15 g grassi (prevalentemente monoinsaturi) • 9 g carboidrati di cui 7 g di fibre

  • Vitamine/minerali: Vit. K (26% RDA), folati (20%), Vit. C (17%), potassio (14%), B5 (14%), B6 (13%), Vit. E (10%); tracce di magnesio, manganese, rame, ferro, zinco, fosforo, Vit. A, B1, B2, B3.

  • Senza: colesterolo e sodio; bassa concentrazione di grassi saturi.

👉 Nota porzioni: ½ avocado medio ≈ 100–120 g di polpa. Una porzione “smart” per l’uso quotidiano è ¼–½ frutto in base ai fabbisogni energetici.

Focus chimica: perché è “diverso”

  • Grassi: ~77% delle calorie proviene dai grassi; domina lacido oleico (C18:1 n-9), un acido grasso monoinsaturo, che è anche il maggior componente dell’olio d’oliva.

    Numerosi studi mostrano come l’acido oleico abbia la capacità di ridurre le infiammazioni e abbia un effetto positivo sui geni responsabili delle proliferazioni tumorali.

    Inoltre, i grassi presenti nell’avocado sono abbastanza resistenti alle ossidazioni indotte dal calore, cosa che rende l’olio di avocado una buona scelta in cucina.

  • Fibre: circa 25% solubili e 75% insolubili.  Le fibre costituiscono la parte indigeribile di questo frutto e possono contribuire

    • Alla perdita di peso
    • Alla riduzione dei picchi glicemici (di zucchero) nel sangue
    • Alla riduzione del pericolo di formazione di masse tumorali nell’intestino

    Spesso viene fatta una distinzione tra fibre solubili e insolubili.

    Le fibre solubili hanno la capacità di nutrire i batteri intestinali e ottimizzare, in questo modo, gran parte delle funzioni corporali.

  • Carotenoidi: la presenza di grassi facilita l’assorbimento di micronutrienti liposolubili (Vit. A, D, E, K) e carotenoidi (es. aumento assorbimento di antiossidanti nell’insalata dal 2,6% a ~15% quando aggiungi avocado).

Il potassio (più che in una banana)

100 g di avocado forniscono circa il 14% della RDA di potassio (una banana di pari peso è ~10%).

Il potassio è essenziale per: 

  • elettrofisiologia cellulare,
  • contrazione muscolare,
  • equilibrio acido-base 
  • controllo della pressione arteriosa.

Un apporto adeguato è collegato a un minor rischio di ipertensione.

Cuore e metabolismo: cosa dicono gli studi

Una delle più comuni cause di morte al mondo è costituita dalle malattie cardiache, la cui manifestazione è legata a molti marker sanguigni come colesterolo, trigliceridi, infiammazioni e pressione sanguigna. Gli effetti dell’avocado su alcuni di questi fattori di rischio sono stati studiati in 8 differenti trials umani.

Trial clinici (piccoli e di breve durata) mostrano che introdurre avocado in una dieta equilibrata può:

  • ridurre il colesterolo totale,

  • abbassare i trigliceridi fino al 20%,

  • ridurre LDL fino al 22%,

  • aumentare HDL fino all’11%.

Uno studio, in particolare, ha dimostrato che includere l’avocado in una dieta vegetariana a basso contenuto di grassi porta ad un miglioramento generale del contenuto di colesterolo nel sangue.

Anche se tutti gli studi citati sono stati eseguiti su un numero limitato di soggetti (dai 13 ai 37) e hanno avuto breve durata (da 1 a 4 settimane), i risultati sono stati impressionanti.

Vista e cervello: luteina e zeaxantina

Non solo l’avocado aumenta l’assorbimento degli antiossidanti provenienti da altre fonti di cibo, ma ne è esso stesso molto ricco.

Fra questi, la Luteina e la Zeaxantina, incredibilmente importanti per la salute dei nostri occhi.

Gli studi dimostrano che questi due antiossidanti riducono drasticamente il rischio di Cataratta Degenerazione maculare, particolarmente comuni con il passare degli anni; per questa ragione mangiare avocado dovrebbe, a lungo termine, proteggere la salute dei nostri occhi.

Sazietà e controllo del peso

In uno studio, un pasto con avocado ha aumentato la sazietà del 23% e ridotto il desiderio di mangiare nelle 5 ore successive del 28%.

La combinazione fibra + grassi buoni aiuta a stabilizzare la fame e i picchi glicemici.

Avocado e Menopausa

Qui viene il bello per noi.

Nel passaggio perimenopausa-menopausa si osservano spesso: 

  • aumento della pressione,
  • alterazioni del profilo lipidico (LDL↑, HDL↓),
  • maggiore rigidità arteriosa,
  • stipsi
  • pelle più secca.

Un uso intelligente dell’avocado può aiutare molto. Vediamo insieme nello specifico cosa hanno riportato gli studi in materia.

  1. Cardiometabolico: i grassi monoinsaturi (ac. oleico) sostengono HDL e moderano LDL se sostituiscono grassi saturi; il potassio supporta il controllo della pressione sanguigna; la fibra contribuisce al profilo glicemico e lipidico.

  2. Intestino: 7 g di fibre/100 g favoriscono la regolarità; bene nelle “giornate lente”, soprattutto se abbini acqua e verdure ricche d’acqua.

  3. Pelle: Vitamina E e acidi grassi aiutano la barriera cutanea dall’interno, utile quando la pelle appare più secca per il calo estrogenico.

  4. Occhi & cervello: luteina/zeaxantina sono preziose nel lungo periodo, quando alcune funzioni visive possono risentire dell’età.

Come usarlo in pratica:

  • Frequenza: 3–5 volte/settimana è una buona media se ti piace e rientra nei tuoi fabbisogni.

  • Porzione: ¼–½ frutto per pasto. Se devi gestire il peso, orientati sul ¼ e bilancia con proteine magre e verdure.

  • Abbinamenti “menopausa-friendly” per piatti completi: con legumi (per tenere a bada il colesterolo), pesce azzurro (ricco di omega-3), verdure a foglia (per favorire il binomio carotenoidi + calcio). 

Suggerimenti d’uso (con un pizzico di chimica)

  • Maturazione: l’avocado matura grazie all’etilene. Per accelerare, mettilo in un sacchetto di carta con una mela o banana.

  • Antiossidazione: l’imbrunimento è una reazione enzimatica (polifenol-ossidasi). Limone o aceto abbassano il pH e rallentano la reazione.

  • Consistenza perfetta: premilo leggermente vicino al peduncolo; deve cedere appena.

  • Conservazione: una volta tagliato, pellicola a contatto + gocce di limone; riponi in frigo entro poche ore.

Idee velocissime

  • Toast integrale con crema di avocado, ravanelli, semi di sesamo; completa con uovo sodo per proteine.

  • Insalata “verde su verde”: lattughino, cetriolo, avocado a dadini, ceci, erbe fresche, olio EVO-limone.

  • Bowl mediterranea: farro, pomodorini, avocado, filetti di sgombro, capperi, origano.

⚠️ Chi deve fare attenzione

  • Colon irritabile/FODMAP: l’avocado contiene polioli (sorbitolo). Se sei sensibile, prova porzioni piccole.

  • Allergie lattice-frutta: possibili cross-reazioni. Se hai storia di allergia al lattice, usa cautela.

  • Insufficienza renale: il potassio è elevato; segui le indicazioni del tuo medico.

Cosa dice la ricerca (riassunto)

  • Miglioramenti di colesterolo/trigliceridi/HDL–LDL in trial a breve termine.

  • Aumento della sazietà a breve termine.

  • Maggior assorbimento di carotenoidi quando presente una quota di grassi (come nell’avocado).

  • Apporto significativo di potassio, fibre e antiossidanti (luteina/zeaxantina).

Conclusioni

L’avocado non è un “superfood” miracoloso, ma un ottimo alimento funzionale: combina grassi monoinsaturi, fibre e micronutrienti utili al benessere cardiovascolare e alla gestione della sazietà, temi centrali durante la perimenopausa e la menopausa.

La chiave resta la porzione e il contesto del pasto: usalo per migliorare piatti vegetali (assorbimento dei carotenoidi), bilancia con proteine e verdure, e alternalo ad altre fonti di grassi buoni (olio EVO, frutta secca, semi).

Così l’avocado diventa davvero un alleato quotidiano, gustoso e “scientificamente sensato”, nella cucina di ogni giorno.

Risorse ed Approfondimenti

https://it.wikipedia.org/wiki/Persea_americana

http://www.fasebj.org/content/27/1_Supplement/621.7

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