Menopausa e alimentazione: i benefici delle ciliegie che forse non conoscevi

consigli curiosità menopausa e perimenopausa nutrizione sleep hygiene May 06, 2025
Ciliegie e menopausa: i benefici che forse non conoscevi.

Chi non ha mai ammirato la bellezza dei ciliegi in fiore? Originario dell’Asia -chi non ha mai visto una foto dei magnifici ciliegi in fiore giapponesi?-, il ciliegio (Prunus) si è diffuso spontaneamente in tutta Europa e in Italia ha trovato un habitat ideale in regioni come Puglia, Campania, Emilia Romagna e Veneto.

In primavera si veste di fiori delicati, simbolo di rinascita e femminilità: un’immagine che parla profondamente anche a noi donne in perimenopausa e menopausa, quando sentiamo il bisogno di rigenerarci, rifiorire, prenderci cura di noi stesse con più attenzione.

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Durante la primavera si riveste di piccoli fiori, raggruppati in mazzetti di tre o quattro e dal colore delicato. Questa disposizione incoraggia il richiamo degli insetti, facilitando così l’impollinazione.

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Le varietà più conosciute

Il frutto può avere forma sferica o a cuore e il colore cambia a seconda della varietà, spaziando dal giallo chiaro al rosso scuro e intenso. All’interno del frutto è presente un nocciolo contenente un piccolo seme.

Gli alberi più comuni sono:

  • Prunus Avium, che produce frutti  dalla polpa soda e dolce;
  • Prunus Cerasus, che produce frutti più piccoli dal gusto più acidulo.

Nei mercati e supermercati italiani le nostre ciliegie si trovano a partire dalla seconda metà di maggio fino ai primi giorni di luglio. Un’unica varietà, la 'San Giacomo', matura alla fine di luglio in una limitata area collinare della Campania.

Le più diffuse sono:

  • A polpa rossa: Ferrovia, Bigarreaux, Giorgia, Black Star, Brooks, Cristallina, Mora di Verona, Durone Nero di Vignola, Ciliegia di Marostica IGP…

  • A polpa giallo-rosata: Ciliegia del Monte, Bella di Pistoia.

Le varietà si distinguono anche per consistenza: le “tenerine” sono morbide e succose, le “duracine” più croccanti e compatte.

I benefici nutrizionali delle ciliegie

Le ciliegie sono una fonte naturale e golosa di nutrienti utili per il benessere femminile, specialmente in perimenopausa e menopausa, quando alcune esigenze nutrizionali cambiano:

  • Vitamina C: fondamentale per sostenere il sistema immunitario e la produzione di collagene (pelle più tonica e sana).

  • Potassio: aiuta a regolare la pressione sanguigna, spesso più soggetta a variazioni ormonali in questa fase.

  • Fibre: migliorano il transito intestinale e contribuiscono a un buon equilibrio del microbiota, importante anche per la regolazione dell'umore e la salute metabolica.

  • Antiossidanti (antocianine, acido idrossicinnamico, alcool perillico): proteggono le cellule dallo stress ossidativo, rallentano l’invecchiamento cellulare e supportano la salute cardiovascolare e cerebrale.

Le varietà più scure sono le più ricche di antocianine, potenti antiossidanti che aiutano anche a contrastare l’infiammazione cronica di basso grado, spesso presente in menopausa.

Un aiuto naturale per il sonno

Le ciliegie, in particolare quelle più aspre (come le Montmorency), contengono melatonina naturale, che può favorire il sonno – un grande alleato per chi affronta l’insonnia tipica della menopausa.

Anche un semplice spuntino serale con ciliegie fresche (o un bicchiere di succo 100% naturale, senza zuccheri aggiunti) può rivelarsi un piccolo gesto di amore verso se stesse.

Valori nutrizionali (per 140 g di ciliegie fresche)

  • 87 kcal

  • 0,3 g di grassi

  • 22 g di carboidrati (di cui 3 g di fibre e 19 g di zuccheri naturali)

  • 1,4 g di proteine

  • 15% del fabbisogno giornaliero di vitamina C

  • 310 mg di potassio (fondamentale per prevenire ipertensione ed infarti)

👉Attenzione: se hai bisogno di controllare l’apporto di zuccheri o segui una dieta a basso indice glicemico, limita la porzione a 12-15 ciliegie per volta.

E il nocciolo? È tossico?

La credenza popolare ci ha tramandato la convinzione che i noccioli delle ciliegie siano tossici, ma è vero? Purtroppo sì, il nocciolo contiene amigdalina, una sostanza che può essere metabolizzata e quindi convertita in piccole quantità di sostanze tossiche simili al cianuro. 

Non è un problema se il nocciolo viene ingerito accidentalmente una volta, ma meglio evitare di masticarlo o assumerne quantità significative.

Un consiglio per conservarle meglio

👉Lava le ciliegie solo prima di consumarle: l’umidità ne accelera il deterioramento.

👉Conservale in frigorifero, meglio se in un contenitore forato o con carta assorbente sul fondo.

Curiosità: lo sapevi che… esiste un ciliegio che cresce su un gelso?

A Casorzo, in provincia di Asti, un ciliegio è cresciuto sul tronco di un gelso grazie a un nocciolo trasportato probabilmente da un uccello. 

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Potrebbe sembrare un fotomontaggio o una semplice illusione ottica, eppure non è così. Le due piante convivono in perfetta armonia, formando un bi-albero unico nel suo genere.

In Europa ne esiste un altro in Croazia, un abete e un pesco, ma quello astigiano è l’unico che si conosca, nel nostro continente, costituito da due alberi da frutto; il gelso ed il ciliegio convivono e fioriscono in perfetta sintonia. Il “bialbero” astigiano è stato adottato dai vignaioli del luogo, produttori di Malvasia. All’ombra dei suoi rami si celebra l’arrivo della primavera e il solstizio d’estate e gli innamorati si giurano amore eterno.

Una meraviglia della natura che ci ricorda come anche in momenti di transizione – proprio come la menopausa – possiamo fiorire in modo sorprendente.

Per Concludere

Le ciliegie sono molto più di un frutto goloso: possono diventare un vero alleato di benessere nella tua alimentazione, soprattutto in un periodo delicato come la perimenopausa e la menopausa. Un piccolo piacere stagionale che nutre, sostiene, consola.

A presto e ricordati di Splendere,
Simona 🌸

Risorse e Approfondimenti: 

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