Il vino ti fa venire mal di testa? Scopriamo perché e cosa fare se sei in menopausa
Sep 05, 2025
Hai appena stappato una buona bottiglia di vino e ti stai rilassando dopo una lunga giornata, ma bastano pochi sorsi e un fastidioso mal di testa rovina tutto.
Ti è mai successo? Se sì, sappi che non sei sola.
Il vino è spesso accusato di essere la causa principale di questo tipo di dolore, ma la realtà è più sfumata e, come spesso accade, molto personale.
In questo articolo esploriamo tutte le possibili cause, anche quelle chimiche, per aiutarti a capire meglio cosa succede nel tuo corpo e se sei in perimenopausa o menopausa, c'è un'ulteriore riflessione importante da fare.
Vino e mal di testa: un’accusa ingiusta?
Fra tutte le bevande alcoliche, il vino è quella più spesso associata al mal di testa.
Le fitte possono arrivare subito, oppure manifestarsi anche diverse ore dopo.
La prima imputata? L’alcol. Ma in realtà ci sono altri sospetti più insidiosi.
Quello che sappiamo con certezza è che i meccanismi non sono ancora completamente chiari; esistono però delle teorie interessanti che meritano attenzione, soprattutto quando entrano in gioco sostanze bioattive come istamina, tannini e solfiti.
Il ruolo dell’istamina
L’istamina è una molecola presente naturalmente nella buccia dell’uva e quindi anche nel vino.

Se il tuo organismo ha un’ipersensibilità all’istamina, potresti avere un rischio maggiore di sviluppare mal di testa dopo un bicchiere di vino.
Lo stesso principio che vale anche per altri alimenti noti per contenere quantità elevate di istamina, come:
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formaggi stagionati
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crauti, melanzane, spinaci
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pesce conservato
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salumi
Quindi non è solo il vino a “fare male”: potrebbe essere la tua soglia personale di tolleranza all’istamina a fare la differenza.
Se questo è il tuo caso, potrebbe interessarti anche quest'articolo. 👉 Cibi da evitare in perimenopausa se soffri di emicrania: quali alimenti possono scatenarla e cosa devi sapere!
Tannini: colpevoli aromatici?
I tannini sono polifenoli presenti anch’essi nella buccia dell’uva.

Sono responsabili di quella sensazione di astringenza e secchezza tipica del vino rosso.
Ma non è solo questione di gusto: i tannini possono stimolare il rilascio di serotonina nel cervello, e livelli elevati di serotonina sono noti per scatenare mal di testa in soggetti predisposti.
Queste sostanze sono presenti anche in:
- tè nero,
- cioccolato fondente,
- noci
- bacche.
Persino in chi assume farmaci preventivi per l’emicrania come il propranololo, l’esposizione ai tannini può innescare un attacco.
Solfiti: davvero i veri colpevoli?
I solfiti sono spesso accusati di provocare mal di testa, ma la scienza suggerisce che è più probabile che causino sintomi respiratori (asma e congestione nasale) piuttosto che dolore alla testa.
Inoltre, sono presenti in quantità maggiori in altri alimenti:
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frutta secca industriale
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patatine in busta
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uvetta, salsa di soia
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sottaceti
Il vino, quindi, non è nemmeno il “peggiore” da questo punto di vista.
Alcol e altri fattori scatenanti
Non è solo questione di tipo di vino e la sensibilità individuale gioca un ruolo fondamentale.
Il mal di testa può essere favorito da:
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bere a stomaco vuoto
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essere stressati o affaticati
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combinare vino con altri alcolici
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qualità del vino e additivi presenti
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alimenti consumati in contemporanea
Inoltre, quantità e frequenza fanno la differenza: anche un vino di qualità, se bevuto in eccesso, può provocare effetti simili a quelli di una sbornia.
Come prevenire (o gestire) il mal di testa da vino
Se hai una soglia bassa di tolleranza o se vuoi evitare il rischio di mal di testa:
✅ Evita il vino se ti senti già stanca o debilitata
✅ Non bere mai a stomaco vuoto
✅ Bevi un bicchiere di acqua tra un bicchiere e l’altro
✅ Aspetta almeno 20 minuti prima del secondo bicchiere
✅ Assapora lentamente
✅ Non mischiare alcolici diversi
✅ Fermati ai primi segnali
✅ Non superare le dosi raccomandate: 1 bicchiere al giorno, per le donne
Se il mal di testa arriva, puoi alleviarlo con:
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diversi bicchieri di acqua abbondante
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una bevanda con caffeina
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riposo in un ambiente buio e tranquillo
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farmaci da banco (paracetamolo o ibuprofene), ma solo se non ci sono controindicazioni o interazioni pericolose con l’alcol
Alcol e menopausa: un binomio delicato
Durante la perimenopausa e la menopausa, il corpo cambia profondamente, anche nel modo in cui metabolizza l’alcol.
I livelli di estrogeni oscillano o si abbassano, e questo può influire sulla tolleranza, sulla sensibilità agli zuccheri e sull’efficacia degli enzimi epatici.
In questa fase:
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L’alcol può peggiorare le vampate di calore e disturbare il sonno
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Può aumentare la ritenzione idrica e la pressione
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Può alterare il microbiota intestinale e peggiorare la salute epatica
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L’associazione con mal di testa può diventare più frequente
Inoltre, molte donne riportano una maggiore vulnerabilità anche a piccole quantità di alcol, con effetti amplificati sul sistema nervoso centrale.
Per questo, è importante imparare ad ascoltare il proprio corpo e non insistere se non ci fa più sentire bene.
Il piacere può restare, ma in una forma nuova: magari in un rituale serale alternativo, come una tisana rilassante o un piccolo quadratino di cioccolato fondente ricco di flavonoidi.
Conclusioni
Il vino può dare mal di testa, ma non è detto che succeda a tutte, né che accada sempre per lo stesso motivo.
Se sei in menopausa, la tua sensibilità potrebbe essere aumentata, ma puoi comunque trovare un tuo equilibrio personale.
Conoscere il proprio corpo, fare attenzione ai segnali e scegliere con consapevolezza è il primo passo per vivere bene, anche con un bicchiere in mano.
In menopausa, tutto cambia: la sensibilità ai cibi, al sonno, allo stress e persino all’alcol.
Risorse ed Approfondimenti
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24801068/
https://www.yalescientific.org/2009/10/everyday-qa-what-causes-the-red-wine-headache/
https://headachejournal.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/head.12365
https://americanmigrainefoundation.org/resource-library/alcohol-and-migraine/
https://www.thieme-connect.de/products/ejournals/abstract/10.4103/0976-3147.178654